Il tasso ufficiale di disoccupazione
decresce. Ma i senza lavoro aumentano: i cassintegrati, prossimi alla
disoccupazione, sono a metà 2019 più del dopio rispetto a un anno prima: da giugno
2018 a giugno 2019 la cassa integrazione ordinaria è aumentata di quasi la metà,
quella straordinaria, preludio al licenziamento, del 100 per cento.
Dal 2012 al 2018 la cassa integrazione
autorizzata era diminuita dell’80 per cento. Tra gennaio e giugno 2019 si è
incrementata del 16 per cento. Con 139 mila lavoratori a zero ore.
Il numero di ore lavorate è sempre
inferiore ai livelli di dodici anni fa: era di 11,5 miliardi di ore, è sceso a
10,4 miliardi nel 2013, è ora a 11 miliardi, 550 mila in meno che nel 2007.
L’aumento delle assunzioni a tempo
indeterminato che l’Istat documenta è per orari di lavoro ridotti – con paghe
corrispondentemente ridotte: i contratti part-time sono aumentati da 2,5
milioni nel 2007 a 3,6. Con un balzo del 46 per cento. Che porta la quantità del
lavoro a orario e paga ridotte dal 17 al 20,5 per cento.
Su 2,8 milioni di donne assunte nel
2017, una su tre (il 36 per cento) ha una retribuzione mensile inferiore ai 780
euro.
Oltre la metà delle assunzioni
femminili è a tempo parziale.
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