Il generale Haftar opera in Libia tutti i
“delitti” che hanno reso operativa la Corte penale internazionale dell’Aja, che
giudica i crimini di guerra: aggressione, bombardamento deliberato di civili,
esecuzione di prigionieri di guerra, repressione delle minoranze. Ma la Corte tace
nel suo caso.
Il generale non viene denunciato nemmeno dai media.
Anche se i suoi metodi offrono materiale per reportage a effetto.
Si conferma che la Corte dell’Aja è un
tribunale politico, “amerikano”. Anche se gli Usa hanno recalcitrato alla sua
costituzione: ora viene utile per condannare, oppure non condannare.
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