venerdì 2 agosto 2019

Cronache dell’altro mondo (38)

Trump fa e dice molte cose, è un presidente attivista, molte contestabili, ma della sua politica solo si discute se non sia assoggettabile a impeachment, se è destituibile. Questo solo si vorrebbe. Con rimproveri a Nancy Pelosi, la presidente democratica della Camera dei Rappresentati, che esita, perché teme un boomerang. Di due anni e mezzo di governo di Trump non c’è altra cronaca politica. I media sono unicamente interessati allo scandalismo, al “casino”, sotto l’ombrello della verità dell’informazione – due anni e mezzo di articoli giornalieri sull’impeachment.
Si pubblica, perché resa pubblica dai National Archives, una telefonata dell’ottobre 1971 di un futuro presidente molto rispettato, Reagan, perché rifece ricca l’America dopo il Viertnam, in cui l’allora governatore della California s’indignava col presidente Nixon dei diplomatici non allineati all’Onu: “E vedere quei, quelle scimmie di quei paesi africani, dannazione, che sono ancora a disagio quando mettono le scarpe…”.
O.J.Simpson non  solo si gode la libertà, dopo l’assassinio della bionda moglie, ma è opinionista di molte tv. Nelle quali argomenta: se avessi ucciso mia moglie, avrei fatto così.
Si fa uno scandalo della pratica diffusa dei ricchi di superare i test d’ammissione dei figli alle grandi università con donazioni e con la corruzione. La corruzione si fa soprattutto per i posti riservati per meriti sportivi, producendo ai responsabili compiacenti o pagati delle varie discipline profili atletici falsificati, con immagini montate in studio o ritoccate al photoshop.
A Chicago si è scoperto che molte famiglie ricche davano i figli in affido a famiglie povere al momento dell’iscrizione, per farli rientrare nelle quote riservate. Ovunque era diffusa la pratica di iscrivere i figli ai test di ammissione per disabili, anche solo per dislessia o altra “disabilità invisibile” (deficit di attenzione, iperattività), che hanno più tempo e prove  semplificate.

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