mercoledì 21 agosto 2019

I neo-dem(ocristiani)

All’improvviso protagonisti della crisi diventarono Franceschini, Spadafora, Prodi, Renzi, Letta, Tabacci. Tutti ex, nostalgici, Dc - o dei suoi tronconi dopo lo sciogliete le fila di Martinazzoli nel 1994. Accomunati dai giornali, da “la Repubblica” a “Il Foglio”, nel comune grande desiderio di far rivivere in qualche modo la Dc. Perfino Berlusconi viene recuperato, perché fa parte de Popolari europei.
Sono tutti leader senza voti – lo stesso Renzi non suscita plebisciti. Non nel Centro-Nord, Roma compresa. La vera Dc, quella dei poteri decisivi e decisionali, in Veneto, in Lombardia e altrove, è per Salvini.
Sono anche leader vecchi che danno per scontata l’aggregazione dei 5 Stelle. I quali invece fino a ieri si volevano i cavalieri del nuovo. 
Per non dire degli insulti che gli stessi hanno avuto da Grillo fino a ieri. O dell’impeachment di Mattarella, la bandiera dei neo-dem(ocristiani), richiesto da Di Maio vice-capo del governo.  

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