Non una grande morale del
male, ma racconti del genere victorian
villainies, racconti a sensazione. In realtà di piccolo furfanterie, di cui
la società (post)-vittoriana era golosa, perché la consolidava nella buona
opinione di se stessa. Si leggono come tecnica del furto con destrezza, ogni
racconto ne ha una particolare. Altro non c’è, gli stessi Raffles e Bunny sono
indistinti. In una Londra pittoresca, la stessa di Conan Doyle. Il giallo del “come” invece che del
“chi”.
Raffles, nell’era del cricket, come l’albergo coloniale di Singapore allora appena inaugurato, 1887. Dal nome del fondatore della città, sir Thomas Stamford Raffles, vice-governatore delle Indie olandesi, poi di Bencoleen a Sumatra. Fondatore, oltre che di Singapore, della Malesia.
Raffles, nell’era del cricket, come l’albergo coloniale di Singapore allora appena inaugurato, 1887. Dal nome del fondatore della città, sir Thomas Stamford Raffles, vice-governatore delle Indie olandesi, poi di Bencoleen a Sumatra. Fondatore, oltre che di Singapore, della Malesia.
Ernest W. Hornung, Raffles. Ladro gentiluomo, CasaSirio,
pp. 230 € 14
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