Da tempo, in Italia da quasi
quarant’anni ormai, c’è una voglia di destra. Anche da sinistra, molta parte
vuole essere governata da destra: con meno vincoli, più flessibilità, più
libertà d’impresa, anche individuale, e più spesa sociale - tanti socialisti e
comunisti votano destra. La famosa destra sociale invece che dittatoriale.
Un po’ come in America con Trump ora, c’è
stato il finimondo con Berlusconi, facendogli vincere tre o quattro elezioni. E ora con Salvini, che
certo è più “inadatto”, per dirla con “The Economist”, di Berlusconi - ma, a
proposito: Boris Johnson è “adatto”?
C’è un isterismo di cui non si
capisce la ragione. Non porta più copie
ai giornali. Non difende un’ideologia o un partito o un programma. Fa vincere
le vittime dell’isteria. Si trincera con accuse di fascismo, a opera di giornalisti,
specie della cronaca giudiziaria e politica, che sono nati e cresciuti fascisti
del fascio. Cioè, è ipocrita. Ma a che fine?
Una vera strategia anti-destra non può basarsi sul vituperio - la destra non lo usa.
Una vera strategia anti-destra non può basarsi sul vituperio - la destra non lo usa.
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