Salvini ha aperto la crisi di
governo per un posto di rilievo nella Commissione europea e per la Tav,
progetto europeo. Nonché per gli F-35 e per la partecipazione “volenterosa”
all’eventuale blocco di Hormuz. Cioè, per l’Europa e per gli Usa. Una
contraddizione col cosiddetto sovranismo. Per cui l’(ex?) ministro
dell’Interno, era supposto essere contro la Ue e contro i legami preferenziali
con gli Usa. E come tale viene tuttora presentato, dai media italiani,
anti-Lega, ma anche dai corrispondenti europei e americani a Roma – questi lo
dicono filorusso.
È un difetto dell’infomazione?
Si potrebbe pensarlo nel caso dei media americani, che legano Salvini a Trump,
e quindi egualmente lo vogliono anti-americano. Ma forse è un difetto dei
concetti di sovranismo e populismo. Che sono equiparati a una sorta di
isolazionismo, certo ridicolo per un paese inerme come l’Italia.
Su tutto poi
pesa la pregiudiziale anti-destra dell’opinione pubblica in Italia, col difetto capitale
di generalizzare.
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