domenica 15 settembre 2019

Il Conte Grillo

Anamnesi-diagnosi inappuntabile di Damilano su “l’Espresso”, con una serie gigantesca di punti dubbi nei titoli e sommari che prepone ai servizi politici in cui ha articolato il settimanale: il cambio di bandiera di Grillo e Conte non è indolore, e apre rischi.
“Era necessario bloccare Salvini. Ma il ritorno al sistema proporzionale  condannerebbe l’Italia al trasformismo e all’arretratezza politica”
“La Commissione von der Leyen è la reazione politica dell’Europa contro i sovranisti. Rappresentata in Italia dai Pd Gentiloni, Gualtieri e Sassoli” – tutti ex Dc (Von der Leyen perpetua il dominio dei Popolari a Bruxelles, con i socialisti ruota di scorta, n.d.r.)
“Educato, nemico dei social, amico dell’Europa e dei poteri forti. Così dal movimento dell’antipolitica nasce il nuovo establishment”
“Si dicevano «guerrieri», volevano distruggere i vecchi partiti. Sono al governo con gli eredi del Pci e accolti da Pier Ferdinando Casini”
“Per anni il mantra era stato «non esistono più  destra e sinistra». Oggi, dopo averli scardinati, sono riusciti a rimontare i vecchi poli”
“La ragedia di Grillo: vorrebbe essere di sinistra”
“In sei minuti ha liquidato la sua creatura, ora sogna di guidare i progressisti con una cosa nuova”
“La Terza Repubblica della politica erratica. A comandare sono le emozioni. Per questo gli epigoni di Moro convivono con Rousseau”.

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