Le percentuali esatte calcolate da Fubini sono il 66,8 per
cento della ricchezza e il 79 della demografia. Includendo, in ordine
alfabetico tra i 20: Arabia Saudita, Brasile, Cina, Gran Bretagna, India,
Russia, Turchia, Stati Uniti.
Ma ci sono differenze nelle chiusure. Di quelle americane non
si può parlare bene perché le ha adottate Trump e perché, dopo un anno e mezzo,
sono inefficaci. Ma è un fatto che la Cina ha rubato e ruba competenze ovunque,
specie in Occidente. E che discrimina a piacimento le presenze straniere, per
esempio di Google e Facebook. E contingenta alcune importazioni. E che tipicamente, da lunga storia, non negozia
ma decide.
La globalizzazione è nata trent’anni fa perché l’operaio
americano potesse comprarsi scarpe e abiti (cinesi) a un dollaro o poco più.
Ora la Cina è cambiata e le regole andrebbero cambiate – cioè applicate. Anche
alla Cina.
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