Sei vite romanzate – sei
“brevi romanzi” – delle “grandi scienziate della fisica del XX secolo”, come promette
il sottotitolo. “Sei stelle luminose nel buio del secolo breve”, come vuole l’editore, in copertina
una bella donna in forma di sirena su un’amaca in forma di semiluna. Marie Curie, Hedy Lamarr, l’attrice, che fu
anche ingegnere militare, una fisica teorica serba, Mileva Marič, vissuta
all’ombra del marito, due tedesche, Lise Meitner, biocottata dal nazismo perché
ebrea, e Emmy Norther, una matematica isolata per il suo ingegno, e la cristollagrafa
inglese Rosalind Franklin, dalla vita breve e dalle intuizioni felici, scippata
delle sue scoperte.
Non sono le sole, ma quelle che
Greison, fisica di formazione, di professione attrice, già autrice de “L’incredibile
cena dei fisici quantistici” e di “Storie e vite di SUPERDOINNE che hanno fatto
la SCIENZA”, dove spazia da Ipazia a Samantha Cristoforetti, ha scelto perché
più raccontabili. Sei donne che fanno una narrazione.
Gabriella Greison, Sei donne che hanno cambiato il mondo,
Bollati Boringhieri, pp. 212 € 15
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