Si sottilizza il ruolo della Germania nell'entusiamo
europeista dei neofiti giallorossi, grillini già pro Farage e ex-Pci
antitutto, con contorno dei “giornali che pensano”. Mentre da Berlino e
Francoforte si mitraglia Draghi, “draghula” coi denti avvelenati, un facsimile delle facce brutte d'antan. Con ingiunzioni di
dimissioni. O di rivolta alla Bce. E messe in guardia a Lagarde, non è un gioco di parole, la successora
La Germania è una brutta bestia. Non peggiore di altri in Europa,
ma bisogna saperlo. La Germania post-Kohl, post-riunificazione. L’approccio
giusto è quello tedesco: mercantilista, o ognuno per sé, attento ai suoi
interessi. Col sorriso, certo.
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