Una vita non vita. Come quella
del suo autore: anche Flaubert viveva col pappagallo - Julian Barnes ci ha
scritto sopra un romanzo, “Il pappagallo di Flaubert”. Non un’allegoria.
Nememno un racconto realista o naturalista, come presto si sarebbe detto. Su
una condizione umana specifica – qualche tempo dopo la “serva di casa” sarebbe
andata in Tribunale e avrebbe avuto gli arretrati, con gli oneri sociali, e la
liquidazione. È una filosofia, e una morale: la vita è una non vita.
È il paradosso di Flaubert,
che è scrittore arcigno, indefesso: e la scrittura, la creazione artistica? È
la speranza, ma a condizione di eliminare le parole o, a difetto, il loro senso,
se non di esicasmo, indistinto balenio. Ghirigoro, decorazione.
Gustave Flaubert, Un cuore semplice, Elliot, pp. 55 € 6
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