domenica 22 settembre 2019

L’Europa non è un asilo

Conte, come già Monti, si fa vanto del plauso dell’Europa. Per la quale intende la Germania in genere, e la Francia. Il plauso, se c’è, non vuole dire nulla: non ci sono esami in atto, non c’è una commissione esaminatrice, l’Italia è già passata, da tempo. Se non, forse, un atto di cortesia, come usa fra persone di mondo, tra paesi europei.  Ma, nel mondo come Conte-Monti lo prendono, di uno straordinario – nel senso che non si riscontra altrove, in Europa - provincialismo. Che in politica estera è debolezza, e anche stupidità.
L’Europa non è un asilo, con la buona maestra Merkel: ci vuole tanto per capirlo? In politica estera si diminuisce il potente, quando gli conviene. Per un debole professarsi debole è la fine.
L’Europa nasce per porre fine alla forza – privilegio, soperchieria. Pretenderlo magari è prematuro, ma bisognerebbe almeno saperlo.

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