Ogni tanto Macron fa il “bel gesto”, come si dice in
francese: accoglie una Ong respinta dall’Italia, o si prende sei o sette, anche
dodici, immigrati sbarcati in Italia. Ma sempre di mano durissima, niente a che
vedere con Salvini. Il motivo è che deve disinnescare il movimento lepenista,
più duro della Lega, ma intanto fa a meno delle intese, e delle regole,
europee.
Si fanno salamelecchi a un presidente che ha forzato a più
riprese la mano in Libia. Contro l’Italia. E si aderisce, senza sapere ma senza
se e senza ma, alla sua forza militare europea di pronto intervento. Un
progetto che fallirà, in Francia non si cede un millimetro di sovranità alla
Ue. Ma che Macron ha ideato e deciso senza consultarsi con nessuno, forse con
Merkel.
È sempre “Parigi val bene una messa”? Da provinciali. Ora da
mendicanti di “spirito europeista”.
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