Un
genietto maligno ha presieduto alla formazione del Conte 2? O è lo scherzo di
una mano invisibile? Fioramonti all’Istruzione è tutto un programma. Conte, col
fazzoletto da taschino a 4 punte, sale nell’Albo d’Oro della Repubblica. Oltre ai
noti Costa, all’Ambiente e Tutela del Territorio e dei Mari, e Bonafede alla
Giustizia, che ne ha tanto bisogno.
Nonché
Mattarella – ma fuori concorso, essendo il serioso presidente della Repubblica.
La scelta di Gualtieri all’Economia e di Gentiloni alla commissione di Bruxelles, delegato alla Concorrenza e al Commercio, due politici senza cognizioni di economia, ma due “profondi conoscitori” dei meccanismi di Bruxelles, è per un’Europa concepita come la politica dell’“aumme-aumme” – in qualche modo ci accordiamo. Molto democristiano, questo. Salvo portare poi a casa, come già con Prodi all’avvio dell’euro, che pure era un economista, danni non rilevati – la buona volontà non basta, e talvolta è cialtrona.
La scelta di Gualtieri all’Economia e di Gentiloni alla commissione di Bruxelles, delegato alla Concorrenza e al Commercio, due politici senza cognizioni di economia, ma due “profondi conoscitori” dei meccanismi di Bruxelles, è per un’Europa concepita come la politica dell’“aumme-aumme” – in qualche modo ci accordiamo. Molto democristiano, questo. Salvo portare poi a casa, come già con Prodi all’avvio dell’euro, che pure era un economista, danni non rilevati – la buona volontà non basta, e talvolta è cialtrona.
Zingaretti,
democratico, fa subito posto ai 5 Stelle - a Anna Lombardi, la più agguerrita di
loro - nella sua giunta alla regione Lazio. Due debolezze fanno una forza?
Certo nel Lazio non si vota, non ancora.
La
sindaca di Roma Raggi non reciproca la generosità di Zingaretti. Si tiene per
sé la messe di voti che ha preparato con le buche, l’immondizia, lo stadio della
Roma, e l’insipienza. A cominciare dal suppletivo fra un mese mezzo per il posto di Gentiloni. A
Roma Centro, che pure è - era - un feudo democrat e novista.
Tre
ministri in più, otto senza portafoglio, e poche donne, nel governo all’insegna
del rosso, da Grillo in là: è stata una corsa alla poltrona.
Pochi
invece i ministri del Nord, otto su 21. E agli Affari Regionali un campano,
Boccia, contrario le autonomie, la bandiera del Nord. Il Conte 2 è un governo
votato al sacrificio, a partire dalle prossime regionali.
“È
finito è il tempo degli arrivi in bici, a piedi o in taxi, rispuntano scorte e
Bmw di Stato”: il governo si mette in sicurezza.
Grande
cura del presidente Conte, che un tempo arrivava in taxi. La pochette a 4 punte che spunta dal
taschino richiede “un piano di lavoro” complesso, spiega a “la Repubblica”
Maurizio Marinella, della dinastia napoletana degli accessori per uomo.
Il
presidente del consiglio in effetti non si affanna: lui i dossier non li apre,
si limita alle copertine.
Realisti,
come al solito, i cinesi su Di Maio, “scelta insolita”: “Non si è mai laureato,
ha competenze linguistiche molto limitate, e ha mostrato scarso impegno per le
questioni globali”.
Di
Maio è anche noto in Cina per aver apostrofato con un Ping il presidente XI Jinping – senza l’“ahò”, però, questo è romanesco.
Si
celebra col governo che si vuole rosso il calo dello spread. Toni euforici, entusiasmanti. Poi, il giorno del giuramento
del governo, lo spread risale del 10
per cento. Eufemismi elaboratissimi dei cronisti Rai che nei vai appuntamenti
di Borsa non possono non parlarne. L’impegno (il posto, la carriera) implica la
stupidità – degli ascoltatori-lettori?
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