“Ringrazio
in particolare la stampa” dice Conte a Montecitorio al varo del suo governo 2.
In effetti la stampa è molto filo-Conte. C’è un motivo?
Aveva
fatto il discorso più lungo della storia repubblicana di presentazione di un nuovo
governo alla Camera quindici mesi fa, ora lo allunga di un quarto, da 5.860 a
7.334 parole – “Start Magazine”. Ma niente di nuovo.
Una
novità però questo il Conte nuovista l’ha stabilita: è stato candidato ed
eletto in sede internazionale, prima che dal Parlamento, da Trump, Macron,
Ursula von der Leyen (Merkel), e il papa argentino.
Si
celebra a Bologna Daud Nassar, un agricoltore palestinese che ha fondato nel
1991 una Tenda della pace. Comune, Regione, Vescovo e Università. Ma Nassar è
sotto assedio da trent’anni perché non vuole cedere i suoi terreni: i coloni
israeliani gli hanno tagliato gli ulivi, il governo gli ha tolto la corrente e
l’acqua. Che pace?
Sono
esattamente 1.345 i giornalisti morti sui fronti di guerra dal 1992 a oggi.
Censiti dal Committee to protect Journalists. Un numero enorme. Ma il Committee
non dice che sono morti usi tutti nel mondo islamico, dalla Libia al Pakistan.
Eccetto qualche decina in Messico, a opera dei cartelli della droga, e un paio
in Russia, a opera del governi. Quasi tutti assassinati. Molti dopo esere stati
tenuti a lungo prigionieri per contrattare riscatti non andati in porto
(forniture militari per lo più).
Scrive
bene Aboubakar Soumahoro, sociologo del lavoro e sindacalista di Base, sul
“Sole 24 Ore”: “Nell’era della globalizzazione e del dumping sociale” non c’è Nord e Sud, non ci sono bianchi e neri, si
lavora tutti poveramente, precari e\o a poco prezzo. Spiegando chiaro, come e
perché, conciso, preciso, vero – unico neo quel nome alla francese, da (ex)
colonizzato.
Il dumping sociale che
nessuno vuole riconoscere, lasciandolo ai Trump: tutti globalisti, si vive di
slogan.
L’Africa,
con Soumahoro e senza, c’è solo da
conoscerla – strapparla al business dell’accoglienza, ong del mare per prime. Con l’Africa. non c’è nemmeno da salvarsi l’anima, ammesso che nell’accoglienza ci sia un
barlume di buona coscienza, solo scoprirla.
Continua
implacabile, quotidiana, assurdamente colpevolista, da parte di “la Repubblica”
e il “Corriere della sera”, a due mesi dall’assassinio del maresciallo dei
Carabinieri Cerciello d parte di due drogati, una campagna contro Cerciello e il
suo collega Varriale. Con l’impegno delle Gtrandi Firme di nera – non sono
andati nemmeno in vacanza per non perdere il colpo. Che gara è? Perché i
giornali la ospitano?
Hillary
Clinton va a Cernobbio e dice Savini “un politico divertente”. È una battuta ma
viene imputata all’ex candidata che riuscì a perdere una sfida supervinta con
uno sconosciuto grasso e vorace come Trump – non si perdona ai perdenti. Non
si riflette che a Washington questa è l’Italia, “divertente” - abbaia ma non
morde.
L’addetto
stampa dell’ambasciata britannica a Roma deve scrivere al “Corriere della sera”
per spiegare come e quanti italiani anglicizzati sono e rimarranno in Gran
Bretagna malgrado la Brexit. Contro i soliti allarmi, rilanciati da Servegnini,
commentatore a corto di argomenti.
L’addetto
stampa britannico si chiama Pierluigi Puglia.
“ll
risparmio dello spread servirà a tagliare le tasse”, grande titolo sul
“Corriere della sera”. Assurdo: il “risparmio” dello spread, ammesso che ci
sia, non arriverà a un miliardo, nel 2019-2020. Mentre il governo nelle prime
24 ore non ha fatto che annunciare nuove tasse. L’informazione come wishful thinking?
“Il
primo scoglio, però”, si obietta il,”Corriere della sera”, “è trovare 23
miliardi per bloccare l’aumento del’Iva”. Già. E come si “trovano” i miliardi,
scavando?
Mimo
Cuticchio e Simonetta Agnello Hornby, chiacchierano di Palermo, su “La Lettura”,
e di varia umanità. Cuticchio si professa per l’accoglienza, lui solo, generoso:
“Io gente a mare non la lascerei mai”. Agnello Hornby, che è stata giudice a
Londra, sa naturalmente che c’è un dovere internazionale del soccorso in mare,
nel diritto della navigazione. Si limita a osservare: “Ma è mancata la
collaborazione dell’Unione Europea, e poi c’è la grande fonte di guadagno dei centri
di accoglienza”. La verità dell’accoglienza comincia a emerge, a fatica.
Agnello
Hornby non ha molta esperienza dell’accoglienza ma ha capito: “Ne ho visitato
uno sconvolgente”, un centro d’accoglienza:
“Una scuola abbandonata, senza pulizia, dove arrivava da mangiare nei sacchi”.
Nessun giornalista italiano ne ha visitato uno? Si trovano a ogni angolo.
“Il
ritiro da Kabul lascia l’Afghanistan ai terroristi”: dice la verità del fatto
il generale Petraeus, un militare intellettuale che a 60 anni ha già comandato
in Afghanistan, in Iraq, e alla Cia. Dice anche: “Trump non è un falco, è una
colomba bellicosa”. Uno che fa bum con la bocca..
I
Talebani che Trump va a incoronare non hanno avuto difficoltà sa dare ragione
al generale. Hanno subito rapito e ucciso Abdel Samara Amiri, un hazara direttore della commissione
Diritti Umani nel paese
,
“Per
me è un onore che gli americani mi attacchino”, è la reazione istintiva alle
critiche yanqui: il papa è ben
argentino.
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