Ha ben di che Popper a dire, sempre in esergo, confutatore semplice e radicale di Platone: “La mia
opinione che Platone sia stato il più grande di tutti i filosofi non è per
nulla mutata. Anche la sua filosofia morale e politica, come realizzazione
intellettuale non può essere paragonata ad alcun’altra, anche se la trovo moralmente
e addirittura spaventosa”.
Il giudizio di Popper Platone
conferma nella silloge – una compilazione di Franco Ferrari. “La Repubblica”,
il progetto di governo dei “belli-e-buoni” della nazione, degli intellettuali, non
è il solo luogo del biasimo della democrazia. Altri se ne possono leggere nel “Teeteto”,
nel “Politico, nelle “Leggi” e nel “Gorgia”. Argomenti non grossolani, anzi
sottili, e per questo attraenti, tanto quanto pericolosi.
Dalla caduta del Muro, è il
ragionamento di Ferrari, ormai sono trent’anni, tutti si sentono democratici, “e
of course un po’ liberali, è il
pensiero unico”, con “la fine della politica e quella della storia”. Ovviamente
non è così, e anzi abbiamo forse un’era democratica con poca democrazia. Ferrari
intravedeva anche segni di involuzione pratici, nello schieramento
internazionale a piramide sotto gli Stati Uniti, e in certe derive nazionaliste
americane he oggi appaiono più evidenti.
La compilazione è un po’
vecchia, di prima della risi, e oggi sarebbe quasi ovvia. Ma sentirsi dire da
Platone le trappole della democrazia è istruttivo. Pur sapendo che Platone non
era un democratico per vocazione o d’istinto: il pregiudizio non ne offusca la
lucidità.
Popper sapeva della grande
forza di attrazione di Platone. Il titolo originario del volume del suo
trattato “La società aperta” dedicato a Platone era “The Spell of Plato”, la
magia, l’incanto di Platone. Per questo lo elegge a Autorità massima e pessima
dei totalitarismi che hanno afflitto e affliggono la storia. Traditore di Socrate,
di cui subdolo si erige interprete, dell’individualismo e dell’egualitarismo di Socrate.
Sostenitore teorico e pratico di una società organicista, anti-liberale – “tendenzialmente
tribale decisamente autoritaria” nelle parole di Ferrari, in abbondante
anticipo sui sovranismi di questi anni 2010.
Platone, Contro la democrazia, Bur, pp. 145 € 5,90
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