Vennero i “Popoli del mare”, di
cui altro non sappiamo, una sorta di invasione extra-terrestre, extra Medio
Oriente, e i regni millenari che lo popolavano crollarono. Con loro si chiuse
all’improvviso l’Età del Bronzo, che si ricorda come una sorta di età dell’oro,
ricca di commerci, invenzioni, leggi e ogni altro aspetto della cultura, arti
applicate ed estetiche, scritture, letterature.
I Popoli del Mare misero fine
ai grandi imperi in essere, noti più per i popoli coinvolti che per i nomi dei
capi o padroni, i cui nomi sono conosciuti ma senza smalto, che avevano indebolito i loro imperi con continue lotte per la supremazia sugli altri. L’elenco dei popoli vittime dell’invasione
è noto, è la summa della civiltà: Ittiti,
Assiri, Babilonesi, Mitanni, Minoici, Micenei, Egizi, Cretesi, Ciprioti,
Amorrei, Ugariti, Cananei. La fine no, il come e il perché. Ma si sa che ci fu,
radicale, aprendo un vuoto nella storia –
che pure si supporrebbe non tolleri il vuoto, ma se la storia non si scrive non
si sa, non si conserva.
Eric H.Cline, 1177 a.C. Il collasso della civiltà, Bollati Boringhieri, pp. 271 € 24
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