Succede con Schiavone come
con Montalbano, che invece non scende sotto il 30 per cento, nemmeno alle
repliche, che sono ormai n. I film
attraggono, più dei romanzi e racconti su cui si innestano. Manzini a leggerlo,
anche Camilleri a rileggerlo, hanno buchi e stanchezze. I film che se ne
traggono vanno invece come freccerosse.
Merito
di Spada e Sironi, i registi: delle immagini, delle caratterizzazioni, che hanno
saputo recuperare, del montaggio. Che danno ritmo al racconto e spessore alla
scena, carattere, densità. L’Aosta di Spada avrà di che lamentarsi, così rigida
e frigida, grigia – sarà Spada specialista dei ghiacci, dopo il blockbuster “Hotel Gagarin”, come Sironi del mare e la luce? - ma
c’è, è palpabile, più dei testi a cui la serie si ispira.
Simone
Spada, Rocco Schiavone
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