Sono
testi di anni remoti, e difficili, in una situazione particolare, di divisione
dell’Europa, e tuttavia ancora attuali. Probabilmente per il tocco di onestà,
con o senza profondità (approfondimento filosofico), che è il tratto distintivo
di Orwell. E ne fa un sorta di testimone del tempo, di ogni tempo. Leggendolo
lo si vede inattivo, come oggi sarebbe, impossibilitato, marginalizzato, anche
disprezzato, che tuttavia fermo sta: l’opinione pubblica può pazziare, ma non
scardinare i fondamenti – i propri fondamenti.
È un
silloge di passi dai romanzi e racconti di Orwell, dalle lettere, dal diario di
guerra, con una serie di saggi. Tra questi i famosi “Perché scrivo” e “La
politica e la lingua inglese”, un ripensamento dela guerra di Spagna, e
annotazioni acute, benché trascurate dalla storiografia, su fascismo e nazionalismo.
George
Orwell, Verità/menzogna, Oscar, pp.
154 € 13
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