martedì 15 ottobre 2019

Ombre - 483

De Benedetti dopo Caprotti, Luciano Benetton, Del Vecchio: i (vecchi) padri si riprendono le  aziende che avevano legato ai figli.Troppi casi per essere “casi”: l’Italia è un paese bloccato, anche generazionalmente. Non per colpa dei vecchi, dato che al ritorno sono meglio dei giovani.
È un mutamento culturale, di specie?

Putin che interviene in Siria, “al posto degli americani”, per salvare i Curdi da Erdogan dice tutto su America First e sulla Nato.  Che si tiene salda con la Turchia e quindi con una dittatura. Anche in questa guerra di aggressione, pura, senza alcuna giustificazione.

L’Occidente fa ancora gruppo con le sanzioni, a carico di Putin, di questo e di quello, ma in nome di che?

S’impone all’emozione popolare un atleta kenyano che ha corso la maratona sotto le due ore. Una corsa spettacolo, nulla di sportivo, con squadre di “lepri” alternate, disposte ad ali davanti al maratoneta, per tagliargli l’aria, con pause e accelerazioni cronometrate in anticipo. Organizzata da una ditta mediatica, a fini promozionali – abbondantemente pagata dalla pubblicità.

Si fanno festival, meeting, met-up e sit-in come assise politiche, di partito. Del dibattito come comizio, imbonitore. È la modernità del mercato, del commercio – della politica come qualcosa d a vendere. Ma senza dichiarazioni di conformità, valori nutrizionali, indicazioni di provenienza, con fatturazioni e Iva pagata: un commercio fraudolento.

A difesa di Bibbiano, del “sistema” degli affidi forzosi, Michele Sera porta “la notizia che il Tribunale dei minori di Bologna, dopo un’indagine interna, ha accertato di avere respinto in 85 casi su 100 la richiesta di affido avanzata dagli assistenti sociali della Val d’Esa”. Cioè, ha confermato che il sistema esisteva.

Erdogan usa in Siria, contro i curdi siriani, i ribelli a Assad. La democrazia è difficile in Medio Oriente.

Il sunnita Erdogan mobilita in Siria i “ribelli” sunniti contro il regime alauita-sciita. Il Medio Oriente è anche semplice, basta non parlare di democrazia. Le guerre vi sono tribali. Come dice Trump.

In un paese candidato alla Unione Europa, la Trchia, il regime del popolo dà la caccia al curdo, carcera i giornalisti, impone il velo alle donne, che non lo usavano da tre generazioni. Sarà pure un governo democratico, cioè eletto. Ma di una concezione democratica aliena.

“Materassi in chiesa per 250 migranti, L’accoglienza secondo don Biancalani”, il parroco di Pistoia. Per il quale il problema dell’accoglienza sono i materassi.
La chiesa, che sa tutto dell’Africa e dei migranti, nonché del business dell’accoglienza, non potrebbe contribuire a un po’ di verità?

Coi letti a castello in chiesa, “molti parrocchiani”, dice don Biancalani, “se ne sono andati”. Forse era stanco di confessare. Sempre le solite turpitudini – avrà voluto cambiare campana.

Saldo il governo giallorosso appena varato a Roma, che si autocelebra. Eccetto che nel Lazio, dove c’è Roma, e i 5 Stell

e vorrebbero sfiduciare Zingaretti, il segretario del Pd che è anche presidente della Regione e non ha maggioranza.

Una Marystella Polanco, che dopo aver prosperato sul babbeo Berlusconi prospera con la Procura di Milano, a corto di argomenti spiega che anche Putin era parte delle “cene eleganti” di Arcore. La Procura di Milano come la signora Polanco, questa sì è giustizia.

Non si può celebrare Leonardo a Parigi: i giudici del Veneto stabiliscono che non si può prestare al Louvre un disegno di Leonardo, in cambio l’anno venturo del prestito di un Raffaello. Sono giudici autarchici.
Che c’entrano i giudici con Leonardo?

Si è “scoperto” infine, grazie alle Iene, quello che a Roma tutti sanno da un paio d’anni, che gli appaltatori della raccolta dell’immondizia non raccolgono l’immondizia. I media romani, che ci tengono informati su ogni nuovo carretto dei Tredicine, nn se n’erano accorti.

Appaltatori dell’Ama, l’azienda municipale dei rifiuti a Roma, sono le quattro ditte che, avendo perso l’appalto nel 2013 a favore di Buzzi e le cooperative della 29 giugno, lo avevano denunciato per corruzione. Trovando corrivo il capo della Procura di Roma, il siciliano Pignatone, che non vedeva l’ora di far sbarcare la mafia nella capitale. 

Si annunciano a Malta accordi sugli immigrati che si sa che, a Berlino e Vienna, non saranno onorati. Tutto pur di non andare a fondo sull’immigrazione forzata dell’Africa. Che pire non è lontana. La politica si accontenta di rituali, I media pure, questo governo è il loro. Ma pure i vescovi: per il vecchio vezzo dell’ipocrisia?

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