Perché
i media fanno quotidiano harakiri col berzitello napoletano?
“Preti
sposati in Amazzonia” chiedono i vescovi al papa. Perché proprio in Amazzonia,
dove non ci devono essere molte parrocchie, parrocchie senza parroco? Per
aprire una breccia. La chiesa si muove nell’ipocrisia. Quando è latina, o
perché è chiesa romana?
“Mi ci sono voluti sette anni per fare questo film, e
lei lo guarda sul telefonino”, Polanski congeda brusco Ginori che era andata a
intervistarlo per “la Repubblica” sul suo film sul caso Dreyfus. Ginori non
sarà una insensibile, ma è che siamo imbarbariti: una barbarie quotidiana, senza
brutalità, ovvia. Va col sistema, si sarebbe detto.
“A
un passo dal cielo”, la serie tra i monti e i laghi di San Candido-Innichen in
Val Pusteria, nel parco naturale delle Tre Cime, non ha un tirolese nemmeno per
sbaglio. La purezza etnica?
In
Libano i ricconi al governo hanno tassato whatsapp, la app-telefono dei minori
e dei poveri. Che attraverso whatsapp si sono mobilitati, per una volta uniti,
cristiani e mussulmani, e cacceranno i ricchi. Forse per questo Conte non ci ha
ancora pensato, alla tassa.
Costernati
i cronisti giudiziari dalla Cassazione, che ha ribadito che Mafia Capitale non
c’è. Per anni ci hanno vissuto egregiamente, quante prime pagine ed esclusive,
e ora niente. C’è “Che Banca!”, bisogna pure dire “Che giornalismo!”.
I
giornalisti di nera si può capirli. Pignatone e Prestispino con la mafia a Roma
hanno fatto carriera, loro invece devono tornare ai femminicidi, le croniste,
gli uomini agli accoltellamenti all’osteria, oggi pub.
Buzzi
corrompeva – come tutti a Roma, si può aggiungere – ma non era un mafioso, E, si
può ancora aggiungere, con le sue cooperative di ex carcerati il servizio in appalto
lo forniva, a differenze dei suoi denunciatori oggi premiati. Che non fanno
nulla – soprattutto non raccolgono al differenziata – e non lo nascondono
nemmeno. La corruzione è liberata da Buzzi.
Si
aprono i grandi giornali con titoloni del genere “Così colpiremo gli evasori”,
“Bonafede spiega la riforma: è una svolta culturale”…. Di personaggi che non si
sa chi siano. Che non stano facendo nulla, non di buono. Di nessun interesse
per nessuno. I giornali si parlano tra loro. Un’intervista apre una valanga.
L’Umbria
non conta, dice Conte. Uno che è stato eletto con la piattaforma Rousseau. Si
accreditano a Conte grandi capacità politiche, ma forse è un fake.
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