Che
la presidenza americana, quale che sia, dubiti dei suo servizi segreti, che poi
sono “i nostri”, non è una notizia.
L’ipotesi
è che la Cia abbia creato il Russiagate, col “documento” di una ex spia inglese,
e ora lo scandalo ucraino, con un suggeritore occulto, per coprire il suo mismanagement delle presidenziali 2016.
Quando Hillary Clinton era sicura vincitrice, e la Cia preparava le carte per “azzopparla”.
Una ipotesi non da poco, la Cia che “controlla” il suo governo.
Il
dossier Russiagate sarebbe stato acquistato in fretta e furia per “azzoppare”
Trump. Che però “vede” il bluff: sono quasi tre anni che sfida la Cia.
“La
Repubblica” invece dedica alla visita straordinaria, del tutto irrituale, del
ministro americano un articolo. Ma per dire che Trump e i suoi “fanno pressioni”. Le hanno fatte anche in Australia, spiega prolissa. Dell’Italia invece nulla.
Il
governo italiano non si fa condizionare? Sarebbe opportuno spiegarlo – ottimo giornalismo
sarebbe.
Che
il ministro di Trump sia stato in Italia “più volte”, come dice la “Washington
Post”, neanche questo è tema di giornalismo. Neanche che si possa dubitare delle
politiche di Fbi e Cia – tema che pure si presterebbe a molto giornalismo
investigativo.
Basta
che parli male di Trump, l’informazione si ritiene salva in Italia.
Il
film tv “Imma Tatarianni”, con profusione
d’immagini e personaggi, in una Basilicata da sogno, fa il 20 per cento di share, con 4 milioni o poco più di
spettatori. La sera successiva il “Montalbano”
d’annata, 2008, rivisto già n volte, 4,6
milioni. Tutto sa di rancido in Italia: il pubblico, le abitudini, i prodotti,
la tv.
“Berlusconi:
i fascisti e la Lega senza di noi non sanno vincere”. Ed è vero. È anche la
ragione per cui passerà agli annali: aver addomesticato i fascisti, veri, nel 1992,
e la Lega secessionista - l’operazione per cui è famoso Giolitti, rifatta un
secolo dopo, sul versante politico opposto.
È
vero pure che fascisti e leghisti senza di lui non contavano, e anzi perdevano. Bossi, che lo sfidò per conto di
Scalfaro, rischiò di scomparire dal Parlamento.
“Anche
le migrazioni non sono estranee al riscaldamento globale, che sempre più condizionerà
la nostra realtà” - Amitav Ghosh. Cioè?
Non
è vero, ma se fosse vero?
Che
di meglio per Putin dell’impeachment
di Trump, se si farà? In Ucraina, e non solo.
La
Cia non cessa di fare danni agli Stati Uniti. Volendo razionalizzare, è la
quinta colonna russa. Il vero Russiagate.
Il
nuovo presidente ucraino l’ha capito, che già si è messo in sintonia col
Cremlino.
“Migliora
il gradimento del nuovo governo”, recita in grosso il sondaggista Pagnoncelli
sul “Corriere della sera”. Poi snocciola: Dem in calo al 19,5 per cento, M5S
giù di oltre tre punti (20,8), governo in calo di 5 punti rispetto alla
rilevazione precedente.
,
“Fui
l’unico assunto al Tg 1 con il via libera di Rumor e della sinistra Dc”, si vanta
con Lorenzetto l’ex dg Rai Alfredo Meocci. Il più grande titolo di merito.
“Sono
un pontefice assediato, pregate per me”, confida il papa Francesco ai suoi gesuiti,
che lo confidano al mondo. Da chi? Dal diavolo? Dai cardinali?
E
chi è il diavolo, la cattiva coscienza? Un papa si penserebbe tranquillo, deve
trasmettere forza, è una guida e un pastore. Il papa argentino si diverte, ma i
suoi fedeli?
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