venerdì 4 ottobre 2019

Sherlock Holmes in Italia

Sei pastiches conandoyliani. Di Luca Martinelli, Giacomo Mezzabarba, Samuele Nava, Enrico Solito, specialista del genere, Elena Wesnaver, Alain Voudi. In décor rigidamente londinese – con una propaggine sul Lago Maggiore. Su soggetti canonici – veri e bizzarri. La signora Hudson, fedele custode della reliquia, rapita. La stessa ricattata, per un oscuro passato matrimoniale. Lady Freemont in fuga improvvisa, la moglie del famoso egittologo. I retroscena di un possibile femminicidio. La regina Margherita di Savoia scomparsa alla Villa Ducale d Stresa, dove alloggia mister “Albamont”, famoso investigatore londinese. Lady Edwina Cavendish vittima di troppi macabri scherzi.
Le imitazioni di Sherlock Holmes si sono moltiplicate a dismisura. Fino a non molti anni fa i fake si contavano, ed erano irrispettosi – anticanonici - per un verso o per l’altro, le inverosimiglianze, le droghe, l’ironia. Ora sono un genere a parte, nel genere giallo. I Gialli Mondadori ci hanno dedicato una collana apposita, questo è il numero 62. Questo, tutto italiano, è il primo anche tutto donne. 
Un prmo “Sherlock Holmes in Italia”, scritto da italiani, è già uscito a fine 206. Luigi Pachi, che cura la collana, ne promette molti altri. Tutti devoti, la celebrazione di un rito. Testi canonici, benché apocrifi.
La fantasia non difetta. A Sherlock Holmes, o è Watson, Martinelli fa citare Pascal. Ma il criterio canonico – il calco tal quale - mette in rilievo il punto debole di Conan Doyle, la verbosità. Specie dei romanzi, ma anche dei racconti: molti paragrafi inutili, che dovrebbero fare atmosfera, nelle imitazioni sono solo un rito stanco. 
Sherlock Holmes. Donne, intrighi e indagini, Il Giallo Mondadori Sherlock, pp. 236 € 5,90


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