Si fanno molti film celebrativi
dell’informazione negli Usa. Che invece si diletta di niente: pettegolezzi,
campagne, insulti. Sotto forma di controinformazione o di giornalismo
d’inchiesta. In realtà per scandalismo, per vendere una copia in più. In
favore, sempre, dei maggiori
interessi, editoriali e non. Il giornalismo americano non ha visto la crisi dei
mutui spazzatura, che era sotto gli occhi di tutti. Il terrorismo islamico,
prima e dopo l’11 settembre. E fino a Trump l’utilizzo politico dei social –
evidente perfino a questo sito.
Un filone incommensurabile per un vero
giornalismo d’inchiesta, nonché di best-seller
e blockbuster, sarebbe l’incapacità
degli apparati, enormi, americani di sicurezza. Se non sono “deviazioni”. Ma
nessuno vi si esercita.
General Motors vuole il fallimento
della Fiat-Chrysler per gli accordi sindacali sottoscritti all’indomani del merger. Pretestando che il gruppo
italo-americano si è “comprati” i sindacalisti. Ma l’accordo è stato fatto al
ribasso, per sollevare Chrysler dal fallimento.
General Motors si è giovata per quasi
un decennio dell’accordo. Ora fa causa perché non vuole la concorrenza di
Fiat-Chrysler negli Stati Uniti, specie se si unisce a Peugeot. Peugeot è
riuscita in poco più di un anno a portare la Opel in nero, che invece con General
Motors perdeva ogni anno miliardi. E perché non può permettersi di pagare il nuovo accordo sindacale che Fca sta firmando, questo sì oneroso, dopo i successi di Jeep - i rinnovi sindacali vengono negoziati ogni tre anni a turno da una delle tre grandi case automobilistiche, è Si applicano anche alle altre due.
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