mercoledì 27 novembre 2019

Il calcio wrestling

Con l’arbitro Taylor, inglese, a cui i cronisti sportivi si affannano oggi a dare sufficienze e lodi, i sei milioni che hanno visto Juventus-Atletico Madrid hanno visto di tutto, eccetto le coltellate: ginocchiate alle costole, abbrancamenti a due mani, alle maglie, ai fianchi, alle gambe, torsioni violente, spintoni, mani e pugni in faccia. Di che sobbalzare. Eccetto Taylor, che qualche volta ha fischiato una punizione, ma mai con un cartellino.
Il cartellino Taylor – ma in questo caso lui come tutti gli arbitri – ha riservato ai pestoni ai piedi. Anche involontari o inoffensivi. E ai tocchi, anche involontari, col braccio.
Il calcio degli arbitri è diventato un wrestling: niente più colpi proibiti. Lo stesso hanno potuto vedere stasera gli abbonati Sky, nel goal di Lovren, e prima. Ma, a questo punto, pestoni ai piedi e “mani” regolamentari si potrebbero punire in automatico, e giocare senza arbitri.
Il calcio senza arbitri, come l’auto senza guidatore.

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