Non è così evidentemente. Ma 5 Stelle e Pd hanno dietro
sociologi politici convinti che i media sono tutto. Lo hanno detto per anni,
decenni, di Berlusconi, il personaggio meno mediatico di tutti, e continuano a
teorizzarlo.
L’opinione pubblica è un fenomeno complesso, per gran parte
misterioso, non analizzato. Non senza paraocchi. Le opinioni si formano nei
modi più diversi. Anche con i media.
Non si saprebbe spiegare Trump in America con i media, che sono tutti contro – eccetto Fox News, che però
è uno di una dozzina di canali nazionali d’informazione tv, e ha una audience ridotta. Analogamente, seguendo
i media, è rimasto inspiegato il fenomeno Berlusconi (questo sito ha faticato a individuarne la verità, in una serie lunga di post, una trentina, che ancora non
emerge, né nella cronaca né negli studi politici). E questo per effetto degli
indirizzi politici della ricerca – ci sono indirizzi politici pure nella
ricerca scientifica, almeno in quella umanistica. Dei pregiudizi. Che sono
parte dell’opinione pubblica, ma minoritaria. Necessariamente minoritaria, e per
fortuna. E fatalmente destinata a essere
superata dal “nuovo”, dagli eventi: dagli interessi reali, che sono mutevoli invece
che ideologici, e dagli eventi, dal mondo com’è.
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