martedì 19 novembre 2019

La Repubblica presidenziale

Ex-Ilva, Finanziaria, Mes, fobrillszioni tra i parti di maggioranza, non c’è problema politico che Mattarella non governi. Napolitano faceva i governi. Mattarella fa i governi e li governa, minutamente. Sull’ex Ilva parla con i sindacati convocati al Quirinale; con i Mittal, via ambasciata; e chissà sui giudici intromettenti, le vie del Signore son infinite. E ha indicato la soluzione – ristrutturazione radicale dell’acciaieria.
Abbiamo la repubblica presidenziale senza bisogno di riforma costituzionale. E senza sottoporre il presidente a una campagna elettorale, defatigante.
Si capisce che Renzi si sia smarcato dal Pd di Zingaretti, dell’ex Pci: vuole essere decisivo nella elezione del presidente fra tredici mesi. Lo dice anche, nell’intervista oggi al “Corriere della sera”. Ma si fa finta di niente.
Non è una presidenza autoritaria - come non lo era quella di Napolitano. Il presidente della Repubblica cresce perché il Parlamento è inesistente, dopo lo squagliamento dei partiti. Avevamo una repubblica partitocratica, per il male  per il bene. Non abbiamo niente, dacché gli italiani eleggono parlamentari venuti dal nulla.

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