Brache
calate di Conte a Merkel, come alla vecchie feste democristiane immortalate da
Sciascia in “Todo modo”. Questi “europeisti” fanno di tutto per alimentare e
accreditare il sovranismo.
Sono
peraltro intramontabili: si sono impadroniti dell’Europa e non la mollano.
Si
discute se rimettere lo scudo penale per le infrazioni pregresse agli attuali
proprietari dell’Ilva di Taranto, quando gli attuali proprietari si sono già
avvalsi della cancellazione dello scudo per sottrarsi alla proprietà dello
stabilimento pugliese. Come se non si sapesse che la protezione penale è stata
levata, per decreto, proprio per consentire agli attuali proprietari di scaricare
l’impianto, pentiti dell’acquisto, senza pagare pegno.
A
capo dell’Ilva di Taranto ArcelorMittal aveva messo per questo tre settimane prima, a
sorpresa, la manager di più lungo e solido pedigree
presso i 5 Stelle, e di maggior credito, Lucia Morselli. Una nomina
“incomprensibile” per i sindacati. Ma non per i 5 Stelle, che le procuravano
con la revoca dello scudo penale l’occasione avvocatesca per sfilarsi
dall’Ilva. Morselli era nota per aver messo in ginocchio le Acciaierie di
Terni, per conto del gruppo Thyssen, malgrado 40 giorni di sciopero.
L’abolizione
dello scudo penale è contraria ai patti di acquisizione dell’Ilva fra lo Stato
e ArcelorMittal, e contraria alle leggi – non si è responsabili per atti o
misfatti commessi da altri. Se questo non è un pretesto.
Si
può ipotizzare fra i “nuovi” e “nuovissimi” parlamentari l’ignoranza dei
principi del diritto, ma non per il presidente del consiglio che l’abolizione
ha decretato, l’avvocato Conte.
Laura
Laurenzi invita sul “Venerdì” a mangiare pasta. Come dieta: “Evviva la dieta
della0 pasta (salse escluse)”. Laura, ma ci hai provato? La pasta senza la
salsa?
Pensoso,
nostalgico, il commentatore principe Michele Serra evoca su “la Repubblica” “un
bel governo, silenzioso e laborioso, di soli Lamorgese, di soli prefetti, e
funzionari di Bankitalia, e grand commis dello Stato”. Cioè il fascismo, puro e
duro.
Carlo
De Benedetti, se mai riguadagnerà il controllo di “la Repubblica”, perché non
vi apre una scuola di democrazia?
Serra
non è radicale e non è chic. È semplicemente fascista. Non di Mussolini naturalmente,
quello è morto.
È
difficile concepite tanta antisportività quanta se ne è vista da parte dei
calciatori inglesi in Atalanta-Manchester City e dello stesso allenatore
Guardiola. È vero che nella squadra inglese non c’era nessun inglese – a parte uno
chiamato a fare il portiere di riserva della riserva, che sé divertito un
sacco. Ma l’arbitro bielorusso non li ha temuti e anzi li ha ben regolati, con
eleganza.
Un
arbitro bielorusso? Non c’è più religione.
L’arbitro
italiano fa la partita. In trenta secondi Rocchi espelle due dell’Ajax e dà un
rigore, che non c’è, lo vedono tutti, al Chelsea. L’Ajax che vinceva con merito
4-1, con un Chelsea inconsistente, si
accontenta di pareggiare 4-4. È finita in “glorious farce” – “The Independent”,
giornale londinese, pro Chelsea.
È
Abramovic che bisogna accontentare, il boiardo russo padrone del Chelsea? È
possibile: queste Champions League di Čeferin sono tutte addomesticate dagli
arbitri, a favore dei più potenti in federazione, che solitamente sono i più ricchi personalmente. Arbitri mandati da
designatori italiani, Collina prima Rizzoli ora. La giustizia italiana fa
paura.
“Trentamila
euro di multa con diffida” alla Roma, la squadra di calcio, informa “la
Repubblica”, “per i cori di matrice territoriale intonati più volte contro
Napoli”. Di matrice? Territoriale? Tipo Est contro Ovest? O viceversa.
Un
signore di settant’anni è fermato dai Carabinieri a Trastevere perché è ben
vestito, e ha in tasca 250 euro. Il prelievo solitamente del bancomat. Gli viene
perquisita la casa e viene mandato a giudizio. I Carabinieri non hanno
nient’altro da fare? A Trastevere?
Nessun commento:
Posta un commento