Patuanelli
propone il ritorno all’Iri, inteso come un ospedale pubblico per le aziende
malate, Alitalia, ex Ilva e compagnia bella. Questo Patuanelli non è nessuno: è il ministro dello Sviluppo
Economico. È anche un leader dei 5 Stelle, il movimento della decrescita
felice. Tutti pensionati ? A spese di chi?
Il
nuovo?
Il
debito globale mondiale, pubblico e privato, ammonterà a fin anno a 255 mila
miliardi di dollari – IIF, Institute of International Finance (raggruppa
banche, assicurazioni, fondi, gestori di settanta paesi). È più di tre volte il
pil mondiale, il 330 per cento. Nel 2008, quando scoppiò la bolla del credito,
era di 180 mila miliardi – vent’anni fa di 81 mila miliardi.
L’indebitamento
pubblico globale è aumentato nei dieci anni dal 2008 del 242 per cento, a 70
mila miliardi di dollari. Di più sono cresciuti
i debiti d’impresa, da 23 a 76 mila miliardi. .
“Negli ultimi anni ci sono stati incidenti”, concede
paziente Lijia Zhang, “narratrice e saggista” cinese pro Pechino ma trapiantata
a Londra, a Marco Del Corona su “La Lettura”, “come la sparizione dei librai,
cose così”. Incidenti? Cose così? Forse la Cina si sottovaluta.
Del
Corona pure minimizza, spiegando tra parentesi: “(vendevano libri critici
contro l’establishment di Pechino: rapiti, portati in Cina, detenuti, costretti
al pubblico pentimento, ndr)”. Tra
parentesi? Cos’è una notizia? Cos’è giornalismo?
C’erano
gli anglo-indiani, ci sono gli anglo-cinesi, che stando comodi a Londra
praticano la mozione degli affetti verso la rinnegata madrepatria. Perché a
Londra, uno chiederebbe? Perché a Londra si vive meglio, liberi. E si guadagna
– c’è più visibilità.
Il
confronto di civiltà pure se lo dovrebbe chiedere: perché non ci sono gli
indo-inglesi, o i cino-inglesi?
In
Atalanta-Juventus il terzino della Juventus Cuadrado cadendo tocca il pallone
con la mano, la Juventus riparte e dopo un minuto segna, il 2-1 (finirà 3-1).
Sky occupa il dopopartita per un quarto d’ora buono con una diatriba fra tre ex
calciatori che non sanno i regolamenti ma devono decidere e se il mani andava
sanzionato oppure no. L’Italia è proprio un paese di avvocati, se si paga – un abbonamento
anche costoso – per arringhe senza senso.
Cristiano
Ronaldo gioca, spiega Emanuele Gamba su “la Repubblica”, “soltanto le partite
più importanti”, leggi Champions League, “o quelle più comode, che ingrassano
le statistiche”. Pagato per questi suoi comodi una trentina-quarantina di
milioni l’anno. Sembra impossibile, anche considerando gli effetti deprimenti
di questa assurdità sui suoi compagni di squadra, pagati un decimo o un
ventesimo, ma è vero: la Juventus se ne fa un vanto.
Nel
lamento per Venezia nessuno ricorda la mancata Expo 2000, candidatura sicura
vincitrice che fu lasciata cadere al momento della presentazione, per l’avversione
della Dc e del Pci, nel 1990. Progetto di Renzo Piano, per fare nel nome di
Venezia un hub del futuro 4.0,
risolvendo a monte l’inquinamento industriale, di Marghera e Mestre, in asse con
mezzo Veneto, e a valle della sussidenza, per l’uso delle falde acquifere e dei
giacimenti gassosi.
L’opposizione
fu feroce, perché era all’origine del progetto c’era De Michelis, un
socialista. Si prospettò un afflusso di turisti abnorme: il progetto prevedeva
14-15 milioni di visitatori, distribuiti tra Venezia e l’entroterra. Si fece scandalo
di un concerto in piazza, di Pink Floyd – a cui era accorsa “la massa dei
giovani più civile” a detta del questore. Si lasciò la piazza sporca per alcuni
giorni, invece di provvedere alle pulizie speciali, come è l’uso, per fare girare
le foto del futuro scempio. Decise in questo senso il sindaco Casellati, un
repubblico-comunista.
I
turisti quest’anno a Venezia sono calcolati in trenta milioni. Compresi i giorni
della città sommersa – che spettacolo, quanti selfie eccezionali!
Aspettando
i cadaveri, magari galleggianti.
Senza
la città del futuro di Piano.
Nessun commento:
Posta un commento