giovedì 28 novembre 2019

Ombre - 489

Si (Conte) diffonde la foto della cancelliera Merkel che abbraccia il presidente del consiglio italiano, spanciandosi a una sua probabile freddura. Poi Merkel se ne deve essere andata con Macron, col quale effettivamente ha disegnato e si divide le politiche europee, che il giorno dopo ha proposto.

Patuanelli propone il ritorno all’Iri, inteso come un ospedale pubblico per le aziende malate, Alitalia, ex Ilva e compagnia bella. Questo Patuanelli non è nessuno: è il ministro dello Sviluppo Economico. È anche un leader dei 5 Stelle, il movimento della decrescita felice. Tutti pensionati ? A spese di chi?
Il nuovo?

Il debito globale mondiale, pubblico e privato, ammonterà a fin anno a 255 mila miliardi di dollari – IIF, Institute of International Finance (raggruppa banche, assicurazioni, fondi, gestori di settanta paesi). È più di tre volte il pil mondiale, il 330 per cento. Nel 2008, quando scoppiò la bolla del credito, era di 180 mila miliardi – vent’anni fa di 81 mila miliardi.

L’indebitamento pubblico globale è aumentato nei dieci anni dal 2008 del 242 per cento, a 70 mila miliardi di dollari.  Di più sono cresciuti i debiti d’impresa, da 23 a 76 mila miliardi. .

 “Negli ultimi anni ci sono stati incidenti”, concede paziente Lijia Zhang, “narratrice e saggista” cinese pro Pechino ma trapiantata a Londra, a Marco Del Corona su “La Lettura”, “come la sparizione dei librai, cose così”. Incidenti? Cose così? Forse la Cina si sottovaluta.

Del Corona pure minimizza, spiegando tra parentesi: “(vendevano libri critici contro l’establishment di Pechino: rapiti, portati in Cina, detenuti, costretti al pubblico pentimento, ndr)”. Tra parentesi? Cos’è una notizia? Cos’è giornalismo?

C’erano gli anglo-indiani, ci sono gli anglo-cinesi, che stando comodi a Londra praticano la mozione degli affetti verso la rinnegata madrepatria. Perché a Londra, uno chiederebbe? Perché a Londra si vive meglio, liberi. E si guadagna – c’è più visibilità.
Il confronto di civiltà pure se lo dovrebbe chiedere: perché non ci sono gli indo-inglesi, o i cino-inglesi?

In Atalanta-Juventus il terzino della Juventus Cuadrado cadendo tocca il pallone con la mano, la Juventus riparte e dopo un minuto segna, il 2-1 (finirà 3-1). Sky occupa il dopopartita per un quarto d’ora buono con una diatriba fra tre ex calciatori che non sanno i regolamenti ma devono decidere e se il mani andava sanzionato oppure no. L’Italia è proprio un paese di avvocati, se si paga – un abbonamento anche costoso – per arringhe senza senso.

Cristiano Ronaldo gioca, spiega Emanuele Gamba su “la Repubblica”, “soltanto le partite più importanti”, leggi Champions League, “o quelle più comode, che ingrassano le statistiche”. Pagato per questi suoi comodi una trentina-quarantina di milioni l’anno. Sembra impossibile, anche considerando gli effetti deprimenti di questa assurdità sui suoi compagni di squadra, pagati un decimo o un ventesimo, ma è vero: la Juventus se ne fa un vanto.

Nel lamento per Venezia nessuno ricorda la mancata Expo 2000, candidatura sicura vincitrice che fu lasciata cadere al momento della presentazione, per l’avversione della Dc e del Pci, nel 1990. Progetto di Renzo Piano, per fare nel nome di Venezia un hub del futuro 4.0, risolvendo a monte l’inquinamento industriale, di Marghera e Mestre, in asse con mezzo Veneto, e a valle della sussidenza, per l’uso delle falde acquifere e dei giacimenti gassosi.

L’opposizione fu feroce, perché era all’origine del progetto c’era De Michelis, un socialista. Si prospettò un afflusso di turisti abnorme: il progetto prevedeva 14-15 milioni di visitatori, distribuiti tra Venezia e l’entroterra. Si fece scandalo di un concerto in piazza, di Pink Floyd – a cui era accorsa “la massa dei giovani più civile” a detta del questore. Si lasciò la piazza sporca per alcuni giorni, invece di provvedere alle pulizie speciali, come è l’uso, per fare girare le foto del futuro scempio. Decise in questo senso il sindaco Casellati, un repubblico-comunista.

I turisti quest’anno a Venezia sono calcolati in trenta milioni. Compresi i giorni della città sommersa – che spettacolo, quanti selfie eccezionali!
Aspettando i cadaveri, magari galleggianti.
Senza la città del futuro di Piano.

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