“Il migliore dei racconti”
per molti critici inglesi – con tanti cinesi Ching Ping che irresistibili
evocano i Kim nordcoerani di oggi. Ching Ping mette a fuoco la casa paterna,
con la quale bruciano i maiali, uscendone arrostiti a puntino. Un esito
memorabile: Ping, che fino ad allora aveva mangiato il maiale crudo, è deliziato
di assaggiarlo arrostito. In segno di pace, ne offre una porzione al padre. Che
esterrefatto e deliziato a sua volta dalla novità, decide di bruciare ogni anno
una casa con un maiale dentro, per poterlo assaggiare di nuovo. Lo stesso fa
Chang Pang, un tipo curioso che, vedendo bruciare la casa del padre di Ping con
un maiale dentro, decide di fare lo stesso. E con lui altri, la moda dilaga: una
sorta di conversione in massa avviene alla pratica del maiale arrostito, al
punto da allarmare le assicurazioni. Un tale Chong Pong, scoperto nell’atto di
chiudere un maiale in salotto per poi dare fuoco alla casa, viene denunciato.
Il giudice di Pechino, non conoscendo l’arcano di cui deve giudicare, chiede
del corpus delicti. Un pezzo di
maiale arrosto gli viene servito dagli
ufficiali di polizia, e dopo due giorni va a fuoco anche la casa del giudice. Così
la Cina si convertì alla nuova pratica. Finché, qualche secolo dopo, un nuovo
genio della questione, Chung Pung, non scopre che si poteva fare il maiale
arrosto senza bruciare la casa.
Una satira dissacrante della
storia e del progresso, in epoca molto costruttivista, 1823 – il “Maiale
arrostito” è uno dei “Saggi di Elia”. Lamb, coetaneo, compagno di scuola e
amico di Coleridge, visse dai vent’anni, dopo un ricovero in manicomio, da
badante della sorella Mary, matricida – Mary vivrà ancora cinquantanni, una
dozzina più di lui. Con la quale realizzarono molti progetti editoriali, tra il
serio e il faceto. Charles creando il mito di Shakespeare, Mary quello dei
commediografi. Negli ultimi quindici
anni Lamb si dedicò ai saggi, con il nome di Elia, anagramma di “a lie”, bugia.
Charles Lamb, A dissertation upon Roast Pig, free
online
Nessun commento:
Posta un commento