martedì 10 dicembre 2019

Cronache dell’altro mondo (48) – pagliettismo

L’Fbi ha commesso diciassette “infrazioni” contro Trump nel 2016, ma non ha complottato. È la sentenza di Michael Horowitz, il capo Ispettore del ministero americano della Giustizia, un avvocato. In effetti, Trump e sempre vivo. L’Fbi, dice ancora l’avvocato, commise anche “errori gravi” contro Trump, ma non è colpevole, né i capi che li ordinarono né i subordinati che commisero gli “errori”.
Ci ha messo molto l’avvocato Horowitz a condurre la sua ispezione, oltre due anni. Ma alla fine, ora che Trump è sotto impeachment, ha concluso. Intende lasciare l’amministrazione pubblica e dedicarsi alla professione. O alla politica.
Quasi tutte le denunce #metoo sono per danni, e si concludono con accordi economici.
General Motors denuncia oggi come corruttivi gli accordi sindacali di Fiat-Chrysler dal 2009 al 2015. Di cui si è giovata. Li denuncia dopo quattro anni, perché Fca vuole accordarsi con Peugeot, e quindi introdurrebbe un concorrente nel mercato americano.
Si dicono gli Usa il paese della competizione – è il mantra dell’American Dream. Mentre sono il paese dalla forza – della concorrenza imperfetta. Di interessi in forme che altrove si dicono e sono mafiosi: soprusi, persecuzioni, “avvertimenti”, anche a mezzo stampa, taglieggiamenti. Anche di giudici – il giudice americano è in affari, e fa politica. E di avvocati a percentuale: si promuove qualsiasi lite, purché ci siano soldi da dividere: contro le assicurazioni, contro le aziende, contro i ricchi e potenti. Ora anche nel letto, matrimoniale e non.
Non è infrequente l’avvocato che si accorda personalmente con chi ha denunciato. La gara è a chi paga di più.
Umberto Eco, 23 dicembre 2014, diceva a Scalfari: “Un tempo, se un presidente non piaceva – fosse Lincoln o Kennedy – succedeva che gli sparavano. Già con Nixon e poi con Clinton si è visto che si può distruggere  un presidente tirando fuori le intercettazioni oppure  parlando di cosa ha fatto la sera, con chi è andato a letto. Tutta la nostra politica è ormai su questo piano. Il comandamento è: bisogna distruggere, delegittimare, sputtanare”.

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