Flaubert spurga, uno scemenzario lungo una vita, qualche volta
anche faceto. Brune - “più calde che le bionde (v. bionde). Bionde - “Più Calde delle brune (V. Brune)”. Nere - “Più calde delle bianche (v. bionde e brune)”. Crociate - “Sono state benefiche
per Venezia”. Borsa - “Termometro dell’opinione pubblica”. Cigno – “Canta prima
di morire”.
Non granché – ci sarebbe di peggio, nella lingua che si parla e si
scrive senza riflettere. Con le illustrazioni, di Giancarlo Ascaro e Pia
Valentinis, un po’ meglio.
Queste edizione recupera uno scritto di Flaubert che spiega la raccolta come una “vendetta”. Contro la fatuità della conversazione, che si
sviluppa per frasi fatte: “Un’apologia della trivialità umana”, ma “ironica e
stridente”
Arbasino ne aveva fatto un aggiornamento-rivisitazione: le frasi
fatte di oggi erano le stesse.
Gustave Flaubert, Dizionario
illustrato dei luoghi comuni, Centauria, pp. 115 € 18
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