Che Londra vada via dalla Ue non è un fatto come un altro, anche se questa Ue tutto riduce a fatto burocratico. Sembra evidente, non è uno degli eventi cui Bruxelles ci ha abituati, scialbi, senza apparenti conseguenze - eccetto che per i pochi è scaltri manovratori. Anche giornalisticamente, è una grossa novità. E niente.
Nessun
esame critico: perché gli inglesi se ne vanno. Nessuna autocritica, né a
Bruxelles né in nessun governo europeo. Anche se il voto è chiaro: il rifiuto di questa Europa tedesca, dove decidono la Bundesbank e la cancelleria, per gli interessi tedeschi.
L’Inghilterra
se ne va e non sa per dove. Ma ovunque meglio che nella Ue. Si disprezzano gli
inglesi come fossero poveri di spirito, mentre sono gli elettori con più lunga
e radicata esperienza del voto.
Sono
più avventurosi, e politicamente accorti, gli inglesi che se ne vanno o i Conte
che raccontano le barzellette a Angela Merkel, e con la cancelliera si postano su instagram?
Boris
Johnson ha fatto campagna in tv e nei social col cartello finale “Merry
Christmas”. Mentre in Italia sono pochi sparuti esercenti che ancora osano “Buon
Natale” invece che “Buone feste” – sospettati di razzismo. Che il sovranismo
sia un buon Natale, un pizzico di cortesia?
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