Il giallo della stanza chiusa
rovesciato: De Angelis, il primo giallista italiano, anni 1930, che Oreste Del
Buono ha recuperato cinquant’anni fa, fino a fare del suo commissario cavalier
De Vincenzi il protagonista di una celebrata serie tv, lo dipana come in
teatro, in una stanza aperta. Apertissima a una serie di entrate e uscite,
nessuna delle quali è quella giusta. Chi ha ucciso il banchiere incauto, che vi
si è avventurato per la promessa di un incontro galante, seppure su suo
ricatto? Sono almeno cinque gli indiziabili, e forse sei, il groviglio è ben
costruito.
Un po’ troppo parlato – le
ritualità del modello inglese (A.Christie?) cui De Angelis si rifaceva suonano
solo prolisse in italiano - ma geniale nell’impianto.
Augusto De Angelis, Il banchiere assassinato, Lit,
remainders, pp. 138 € 2,22
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