Il nuovo aeroporto è in sostituzione
dei tre della guerra fredda, Tegel e Tempelhof (già chiuso una dozzina d’anni
fa) a Ovest e Schönefeld a Est. Doveva entrare in funzione, secondo i piani originari nel 2007. Scadenza
poi aggiornata a seguito delle vicissitudini del concorso per la
progettazione, di quattro anni, a ottobre 2011. Poi a metà 2012: le compagnie ci
credettero, riprogrammarono le rotte e vendettero i biglietti, il ritardo ha avviato
una serie interminabile di cause per danni. Poi a ottobre 2013. Altre scadenze,
annunciate e disattese, furono il 2015 e il 2017 – gli annunci di apertura
successivi al primo sono undici: l’ultmo è ottobre 2020, ma si sa che l’aeroporto
non sarà pronto a quella data, e nemmeno nel 2022.
Il costo è salito dai 2,2 miliardi del
progetto iniziale e 7,3 miliardi. Ma si sa già che non sarà inferiore ai 10
miliardi.
I ritardi sono stati addebitati a
errori di progettazione. E a calcoli errati di costo. Il progetto subì rinvii
già prima dell’avvio della costruzione. Il concorso internazionale per la
progettazione ha subito rinvii e annullamenti: l’appalto fu assegnato una prima
volta nel 1998, poi nel 2003, e infine nel 2005.
Ora si scopre che tutta la costruzione
è abusiva. Ci sarà un condono. Ma andranno rivisti molti parametri.
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