O è questa la maniera di
Garrone. Essendo anche quella dei suoi primi
film, “L’imbalsamatore”, anche “Primo amore”. “Gomorra” sarà stato un’eccezione - o lo stesso “Gomorra” si può leggere
come di un realismo popolato di orrori, maschere, eccessi, in fondo, è opera
di un romano che “legge” Napoli. Un regista del fantastico – della durezza
della fantasia.
Il rifacimento si propone
anche per l’utilizzo della tecnica digitale, che consente di umanizzare i
burattini e gli animali, il grillo, la lumaca, il gatto e la volpe, il tonno.
Che non si possono rappresentare se non antropomorfi, ma qui con visi veri truccati
da maschere.
Matteo Garrone, Pinocchio
Nessun commento:
Posta un commento