È l’effetto Brexit. Dell’estraniazione,
per cui le cose si vedono a distanza, e quindi in prospettiva. Gli inglesi non
se ne vanno a cavallo, fieri, ma indietreggiando, coi forconi. Il ripudio dell’integrazione con l’Europa è come un
rifiuto del nuovo, di un confronto in campo aperto, per un retroterra chiuso, stinto, esausto.
È la platea che rinviava questa
immagine. Affollata come uno stadio di calcio. Di tipi sanguigni, corpulenti,
arruffati. Si sarebbe detta la nave dei folli. Ma contenti, sorretti dalle
bevute.
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