Dell’irrilevanza dei sogni – se non a occhi aperti. Dalla A alla Z migliaia
di voci, probabilmente tutto il vocabolario, la parte sostantivale, per dirne,
affermandone il contrario, l’insignificanza? L’esito è quello. “Tiresia”
peraltro fa precedere questa “smorfia” da un saggio “sulle dottrine oniriche
dai Babilonesi a Freud”. Da persona colta. Era infatti il bibliotecario della
Braidense – dopo esserlo stato all’Universitaria di Pavia e alla Estense di
Modena. Un funzionario siciliano, di Palermo, Paolo Nalli. Amava
frequentare la libreria antiquaria Hoepli, e scrisse anche molto. Soprattutto
adattamenti per ragazzi di romanzi celebri. Collaboratore della “Fiera
letteraria” e altre riviste, da specialista della letteratura popolare e
dialettale siciliana. Coi sogni si divertiva, e il lettore con lui – allontana
ogni angoscia.
È una compilazione del 1933 per le edizioni Hoepli, in ristampa anastatica
delle edizioni Cisalpino.
Dottor P. N. Tiresias, Il libro dei sogni, Cisalpino, pp. 360 €
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