Per l’Europa, che pure protesta, o
finge di protestare, per la risposta americana all’Iran, è una boccata d’ossigeno.
Nessuna strategia europea per il Medio Oriente è stata infatti elaborata nel
passato decennio in previsione del ritiro americano – se si esclude un assurdo
“volemose bene”, che in Nord Africa e Medio Oriente è preso per stupidità o
incapacità. La prima reazione agli eventi in Iraq mostra però che l’Europa
continua a non valutare gli assetti strategici in evoluzione. Niente si
programma o si progetta - solo la vecchia puzza al naso nei riguardi
dell’America (di Trump, poi), con l’albagia di chi si ritiene più furbo degli
ayatollah.
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