mercoledì 8 gennaio 2020

Il disastro Clinton, Hillary

Leggendo lo “007” presidenziale di Clinton, “Il presidente è scomparso”, viene da pensare ai danni che ha fatto Hillary Clinton nella posizione presidenziale, anche se presidente era Obama, da segretario di Stato nei lunghi anni 2009-2013. Quando ha preso sul serio le “primavere”, sancendo il predominio nel Medio Oriente e Nord Africa delle forze islamiche più avverse, l’Iran e il terrorismo. E ha concepito il disegno di disimpegnare gli Stati Uniti dalle guerre mediorientali, civili e di altro genere. Senza dichiararlo. Il sostegno alle forze islamiche radicali. E\o il disegno di abbandonare il controllo politico e militare del Medio Oriente - non propriamente abbandonare il Medio Oriente, ma non più controllarlo in prima linea.
Una politica di benign neglect americana sull’ingovernabile Medio oriente, ora che gli Stati Uniti hanno di nuovo l’autosufficienza energetica, non è inconcepibile, e anzi è solo logica. Ma nessun piano è stato per questo predisposto, o riorientamento (re-appraisal) strategico, da Obama e da Hillary Clinton. Discusso, o almeno proposto in sede Nato – che invece il Clinton presidente più di tutti aveva voluto coinvolta nella “corsa all’Est” (la cosa è certificata nelle celebrazioni del centenario della alleanza, e nel testo finale).
Si capisce anche, in un certo senso, perché l’America ha votato l’outsider Trump invece della sicura vincente Clinton . Non si capisce però perché l’America si è poi rivoltata e continua a rivoltarsi contro Trump, qualsiasi cosa dica o faccia. O si capisce. Cupio dissolvi? Stupidità? Non può essere.
Hillary Clinton è sempre stata molto quotata, e in molti la dicono la vera presidente degli anni 1990, invece del marito. Si è fatta anche molto finanziare, attraverso la fondazione di famiglia, dall’Arabia Saudita e gli altri emirati della penisola arabica – gli stessi che hanno finanziato e armato il terrorismo. Ma questo può non essere influente. Il fatto è che ha sempre compiuto errori, gravi.

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