Una politica di benign neglect americana sull’ingovernabile Medio oriente, ora che
gli Stati Uniti hanno di nuovo l’autosufficienza energetica, non è
inconcepibile, e anzi è solo logica. Ma nessun piano è stato per questo
predisposto, o riorientamento (re-appraisal) strategico, da Obama e da
Hillary Clinton. Discusso, o almeno proposto in sede Nato – che invece il
Clinton presidente più di tutti aveva voluto coinvolta nella “corsa all’Est” (la cosa è certificata nelle celebrazioni del centenario della alleanza, e nel testo finale).
Si capisce anche, in un certo senso, perché
l’America ha votato l’outsider Trump
invece della sicura vincente Clinton . Non si capisce però perché l’America si
è poi rivoltata e continua a rivoltarsi contro Trump, qualsiasi cosa dica o faccia. O si capisce. Cupio dissolvi? Stupidità?
Non può essere.
Hillary Clinton è sempre stata molto
quotata, e in molti la dicono la vera presidente degli anni 1990, invece del marito. Si è fatta anche molto
finanziare, attraverso la fondazione di famiglia, dall’Arabia Saudita e gli
altri emirati della penisola arabica – gli stessi che hanno finanziato e armato il
terrorismo. Ma questo può non essere influente. Il fatto è che ha sempre compiuto errori, gravi.
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