Un exploit incomparabile. Anche perché
ottenuto malgrado una forte diminuzione del surplus verso gli Stati Uniti, il
maggiore mercato cinese, dell’8,5 per ceto a 295 miliardi. Trump aveva ragione,
e la Cina con l’accordo di oggi lo riconosce.
C’è un riallineamento delle correnti di
scambio e delle regole della globalizzazione, avviato da Trump come primo suo
atto tre anni fa. Delle regole della Wto, organizzazione mondiale del
commercio. E dell’interscambio fra Stati Uniti e Cina.
Il riallineamento tocca ora l’Europa. Che
invece non attacca e non si difende.
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