mercoledì 15 gennaio 2020

Il silenzio è assordante fra Parigi e Berlino

Forse nascosta dalla fatuità italiana, è l’Europa che balbetta, in Libia come sull’Iran, e sul riassestamento della globalizzazione imposto da Trump. L’asse franco-tedesco che si ritiene la guida del continente di fatto non esiste, su nessuno dei tempi sul tappeto: la difesa (Libia, Ucraina, Iraq, cioè Iran), il commercio internazionale, le istituzioni.  Tra Macron e Merkel, pure grandi parlatori, è sceso il silenzio, assordante.
Macron ha consentito il governo-lampo tedesco a Bruxelles, sotto Ursula von der Leyen, salvo vedersi poi contestate e anche respingere i suoi candidati.  La sua proposta di difesa comune, la Iniziativa europea di intervento (Iei), è stata firmata da Merkel, e lì abbandonata: la Germania non vule impegni esterni, e si ritiene difesa dagli Sati Uniti, anche con Trump. Macron tassa i monopolisti Usa della rete ma vuole Huawei per il 5G, Merkel non vorrebbe.  Per non  dire della Libia, o del negoziato commerciale con Trump.

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