martedì 7 gennaio 2020

L’Italia si lecca le piaghe, bancarie e non

Alitalia, Monte dei Paschi, Tiscali sono solo le punte, di una massa di fallimenti ormai senza fine. Non in senso tecnico, nessuno fallisce, ma di imprese che scompaiono dal mercato, tradizionali o innovative. Col capitale azzerato, l’Alitalia tre volte, il Monte dei Paschi due. Ricostituito, con l’assistenza di primarie banche d’affari, per essere abbattuto subito dopo. C’è di che scappare dal mercato, e il risparmio, poiché ancora l’Italia si caratterizza per un risparmio elevato, non sa dove andare – perfino il conto corrente o di deposito è a rischio.
Per il solo settore bancario Fubini elenca su “L’Economia” diciotto casi di dissesto negli ultimi dieci anni. Con danni per gli azionisti e per gli stessi correntisti. Colpa del mercato, così come viene inteso ed è stato propagandato. Ma in Italia anche delle banche. E non tanto per condotte criminose, a parte qualche caso, identificabile, nelle banche locali o piccole, quanto per l’incapacità di gestire il risparmio. Di ristrutturazione in ristrutturazione lo hanno affidato a ex cassieri o banchisti di terza fascia che ne sanno poco o niente. Se non di vendere i fondi e le assicurazioni che la banca dà incarico di vendere – il vostro portafoglio è della banca. 
Gli italiani risultano ignoranti in materia finanziaria - secondo le solite statistiche di chi non si sa ne sanno meno dei beduini degli Emirati Arabi, dei serbi, degli ucraini, dei tunisini, dei montenegrini... Di fatto, si sanno difendere - il mercato non é amichevole, è una serie di trappole. Ma tendono a fidarsi delle banche.

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