Nella escalation irachena c’è il rischio di una nuova guerra, che sarebbe più ampia e coinvolgente di tutte quelle che il Medio oriente ci ha imposto. Il petrolio, le vittime, i rifugiati, siamo già preda del peggio. E in Italia abbiamo (Rai 1) il peso dello squallore vaticano. Ma è anche chiaro che c’è un diritto e un torto. E una forza e una debolezza.
E poi l’Iran non è la luna. Si sa che è
governato male, da una dittatura religiosa, che è avventurista, tiene in scacco il Libano, Israele, e in
parte la Siria, vuole la bomba atomica, e amministra ogni anno migliaia di
impiccagioni. Suleimani era il creatore e lo stratega delle forze speciali iraniane, specialmente responsabili delle migliaia di morti, sunniti, in Iraq. Nonché della guerriglia Hezbollah e Hamas dal Libano e da Gaza contro Israele.
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