Il
generale Suleimani, organizzatore delle milizie speciali iraniane, ha fatto
decine di migliaia di morti in Iraq, alle moschee e le madrasse sunnite di
preferenza. Migliaia di morti americani, in Irak e in Siria – oltre ai tanti
siriani oppositori di Assad. Centinaia di morti in Iran nel mese di dicembre,
su cui ha imposto la censura più stretta. Ma di questo non si legge oggi su “la
Repubblica”, poco sul “Corriere della sera”. Il generale è un eroe e un padre
della patria.
Per
caso “La Lettura”, il settimanale del “Corriere della sera”, ha oggi due pagine
sul regime perverso degli ayatollah in Iran. Ma il quotidiano nelle sue tante
pagine dedicate all’evento non ne tiene conto.
L’informazione
in Italia, nei grandi giornali e alla Rai, è sempre compromissoria. Fatta di antiamericanismo
vaticano e picista, e terzomondismo sciocco - ignorante. Si finisce così per
essere laudatori del khomeinismo. Che se vuol dire qualcosa, è “morte
all’Occidente” – un regime che governa con le forche.
Conte
fa in modo da uscire sui giornali ogni giorno, gratuitamente. Brinda con gli
operai dell’ex Ilva alla vigilia, visita la prima neonata del 2020, eccetera.
Come già Veltroni. Una tecnica promozionale che però era dello scià di Persia,
di Saddam Hussein, di Gheddafi, ed è di Erdogan: ogni giorno è il loro giorno.
Ma giornali pubblicano compiacenti, i
giornali in Italia, nel 2020.
Coppi
vs. Bongiorno, dunque, nel processo per le morti delle due ragazze a Corso
Francia a Roma. Gli avvocati che hanno fatto assolvere Andreotti dalle
complicità in Sicilia con Salvo Lima e i Di Salvo. E ora? La colpa sarà del
semaforo?
Mino
Raiola, il procuratore re dei calciatori, fa del pupillo Ibrahimovic, che gli
riesce ancora di vendere a caro prezzo tirandolo fuori dalla pensione, un
olandese. Ripetutamente. Mentre è svedese, a tutti gli effetti – in Olanda ha
giocato due o tre anni, molto meno di quanto ha giocato in Italia o altrove. Il
grande business del calcio è
approssimato.
L’ira
di Casaleggio contro i 5 Stelle (che non pagano): “Parlano di lobby e conflitto
d’interessi ma mi risulta che 12 di loro abbiano quote in aziende”. A beneficio delle quali, insinua, “hanno presentato
in qualità di parlamentari leggi o emendamenti”. Un bel partito: è l’eterna
(piccola) Dc.
Casaleggio
non dice naturalmente chi e come, e anche questo è vecchio stile: qui lo dico
qui lo nego. Che non è mafia, naturalmente.
Conte
si fa intervistare da “la Repubblica” per dire che non immagina per sé “un
futuro senza politica”. Avremo l’Italia
degli avvocati? Anche Grillo viene spesso a Roma per contatti con avvocati, lo
studio Sammarco (Raggi), lo studio Tonucci (As Roma).
Si
rivede “Il traditore” su Rai 1 con una curiosa sensazione. In uno dei tanti
processi in cui il “traditore” Buscetta si porta testimone, contro Andreotti,
l’avvocato Coppi ne demolisce la testimonianza. La curiosa sensazione è che
l’avvocato faccia la parte della mafia, addirittura dei violentissimi Corleonesi.
La mafia non si può giudicare, solo
perseguire? Ma allora anche Andreotti non si può – non si poteva - giudicare, solo
perseguire.
Nessun commento:
Posta un commento