La condanna Pasolini
estendeva alla legalizzazione dell’aborto: “Sono contro l’aborto” il “Corriere della
sera” poteva intitolare il suo articolo del 9 gennaio 1975. Nel quale, dopo
essersi pronunciato a favore degli otto referendum che i radicali proponevano,
sull’onda di quello stravinto nel 1974 sul divorzio, spiegava: “Sono però traumatizzato dalla legalizzazione dell’aborto, perché la considero, come molti,
una legalizzazione dell’omicidio”. Una posizione che Pannella, promotore dei
referendum, bollava allora curiosamente di “sfascismo”.
Pier Paolo Pasolini, Il fascismo degli antifascisti, Garzanti,
pp. 96 € 4,90
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