Le quattro sorelle sbocciano,
sognano, amano, sposano, muoiono, nella concordia di fatto. Personale, familiare,
sociale e, si suppone, nazionale. Nel solco corretto – qui, 1861, unionista, il
fronte per il quale il padre assente professa come cappellano. I più agiati
compartecipano con i meno fortunati, e questi con i poveri. Tutto romantico
romantico, con accompagnamento di Chopin, Schubert, Beethoven, Brahms, Dvorak. Senza
rivendicazioni litigiose, di razze estranee o minoranze.
Venticinque anni dopo
l’ultima riduzione cinematografica, ma
già la sesta o la settima: la nostalgia è forte.
Greta Gerwig, Piccole donne
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