mercoledì 5 febbraio 2020

Casa, dolce casa - come un fico

L’ennesimo omaggio di Abate al padre, “un uomo forte come Sivori”, al tempo di “Sapore di sale” che il padre canticchia, primi anni Sessanta. Nella forma, estenuata per lunghe pagine, di un fico buonissimo davanti casa, bottarico o fiorone, “l’albero della fortuna”. Con le memorie sempre grate del paese, sotto la Sila, guardando lo Jonio. Qui nella figura dell’emigrato archetipico: vecchio, di ritorno dall’Argentina, dove ha perduto la moglie e il figlio, e non ha fatto fortuna. E la consueta celebrazione del ritorno, con i figli, i quattro amici dell’infanzia, i loro figli. In paesi dove “oggi ci sono più abitazioni che persone”.
Il niente. Ma gradevole – rincuorante.
Della serie della ditta Aboca, “storie che raccontano un mondo a partire da un albero”.
Carmine Abate, L’albero della fortuna, Aboca, pp. 171 € 14

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